Le misteriose ombre del Primiero

I Gialli della Montagna

Il cadavere del fiume riacquista la sua identità. Il corpo è tornato alla sua natura e ora attende l'evoluzione, la cenere. Niente più fenomeni, niente più misteri. Le mafie contrapposte hanno perduto l'operazione della fabbrica di soldi tra le montagne, ma seguiranno sempre nei loro intenti, da un'altra parte, in qualche altro posto. La normalità concede al potere la sua rassegnazione che convince gli uomini di essere stati solo vittime di un delirio temporaneo. È tutto finito, tutto finito. Solo tre cadaveri da dimenticare e che non sarà difficile rimpiazzare con i nuovi viventi che si faranno avanti.

Heinz Schwarzstein sarà più vicino ad Igor Iskivic nel percorso verso la solitudine e l'emarginazione. Ai poteri non è piaciuta la sua rinuncia. Sul lungotevere di Roma, come tutte le sere, Schwarzstein consuma le sue passeggiate. Per tutta la vita ha sempre cercato di distinguere il bene dal male. Per tutta la vita si è pensato solo dalla parte del bene. E ora, in questo suo percorso solitario è costretto a riformulare tutto. Si sente ingannato dall'apparenza del bene e del male. Forse, la risoluzione tra bene e male, come scriveva Iskivic, sta da un'altra parte, in quella "Dimensione Parallela" completamente nuova rispetto alla Giustizia Universale che, per secoli, è stata insegnata. Era evidente e conseguente la caduta di Igor Iskivic ad un passo dal Nobel, dalla fama e da un invidiabile e stratosferico successo.

Ombre, uomini senza faccia, esplosioni improvvise di calore e poteri capaci di azioni superiori non conosciute dalla storia umana. Heinz Schwarzstein si incontrerà presto con Igor Iskivic. Per tutti e due è una necessità il confronto atteso. Heinz Schwarzstein deve superare le sue logiche, le sue certezze e Iskivic trovare nuove conferme, altre prove che devono suggellare i suoi convincimenti. Ad entrambi non interessa più niente dimostrare qualcosa agli altri.

Ma, a differenza di Iskivic, che vuole solo sapere la storia esatta delle montagne, Schwarzstein ha bisogno di documentarsi sulle vicende del fisico nucleare, capire che cosa ha portato uno scienziato ad esporsi fino all'estreme conseguenze e quali sono stati i passaggi del suo trattato che lo hanno condannato... e perché? Sa come documentarsi, è ancora in grado di accedere ai più importanti archivi delle più grandi biblioteche nazionali e dalla lettura dei primi documenti intuisce che ci sono sicuramente "fonti secretate". La conferma arriva da alcuni suoi amici che lavorano in servizi segreti di diversi paesi. In particolare, la secretazione operata dagli Stati Uniti, colloca Igor Iskivic come personaggio che può mettere a rischio la sicurezza nazionale e compromettere tutte le ricerche scientifiche sugli aspetti e i fenomeni di vita aliena nello spazio.

Schwarzstein vola a Londra. Poi a Parigi. Nella capitale francese incontra uno dei suoi contatti: "Sei uscito di testa? Questa è una storia troppo grossa anche per noi... quell'uomo è costantemente monitorato dai poteri di tutto il mondo!". "Dunque non è pazzo?". "Bèh, a suo modo lo è... gli americani erano disposti a dargli tutto quello che voleva... e invece...". "Invece?". "Era stato lui a potenziare il progetto della "Area 51" nel deserto del Nevada e dopo alcuni anni aveva dimostrato l'esistenza della Dimensione Parallela arrivando a stabilire un vero contatto con forme di vita superiore. Esiste ed è "secretato" un filmato incredibile che documenta il vero e, forse unico, arrivo nel nostro pianeta di un oggetto non identificato che rimane sospeso, per pochi minuti, a dieci metri di altezza dal deserto e poi si dilegua e scompare in pochi secondi. Appariva come un'astronave luminosa d'arancione...". "Insisto nel tuo "invece", che cosa succede?".

"Invece io credo, dovrei riportarti al principio o non ci capisci niente". "L’Area 51... Come ci è arrivato, come riesce a far credere di poter creare un contatto alieno?". "Questa è la questione sostanziale che segnerà il suo destino. Iskivic ha condotto ricerche avanzate di meccanica quantistica, relatività, rapporto spazio-tempo, buchi neri, esplosioni cosmiche e, naturalmente, convince gli americani che bisogna continuare a mandare segnali e messaggi nello spazio perché, prima o poi, altre forme di vita verranno a conoscenza della nostra esistenza". "Sì... e allora?". "Un'esplosione...". "Una esplosione?". "Nell’Area 51, nel laboratorio di Iskivic, non si è mai riusciti a risalire alle cause... I collaboratori dello scienziato subiscono ustioni molto gravi ma lui niente, nemmeno un graffio, esce illeso dall'incidente e comincia a cambiare. Tre mesi dopo presenta una relazione che sconvolge tutti e preoccupa i vertici. È un cambio di rotta nelle ricerche. Dichiara che si potrà cominciare ad indagare le forme di vita extraterrestre solo dopo aver compreso la trilogia della nostra esistenza che nasconde la chiave che ci darà accesso al mondo sconosciuto."

Heinz Schwarzstein ascolta e si distrae, si sforza di ascoltare ma si distrae. Avverte sensazioni, presenze. “Per i vertici dell’Area 51 le richieste di Iskivic sono irricevibili. Lo scienziato chiede di preparare nel deserto uno spazio dove seppellire morti, tanti morti e dirottare su di loro quei messaggi pronti per essere lanciati nello spazio. Questa sarebbe la prima operazione necessaria per capire le reazioni della "Trilogia della Vita". Per Iskivic ogni stella è un pensiero umano. Ogni nascita e ogni morte dei viventi è associata allo spazio cosmico che ricava energia positiva e negativa da questi eventi.”

“La "Trilogia della vita" si compone di tre elementi. Il primo statico, il secondo di processo e movimento, il terzo risultante da energia purissima, luce, potenza, felicità. Il nostro pianeta, secondo elemento di processo e movimento, ha il ruolo di laboratorio dove verrebbero testate le cose migliori e peggiori prodotte dall'energia che si trasforma in vita. Istante per istante, il laboratorio diventa uno specchio del bene e del male, rende visibile l'energia positiva e l'energia negativa così da fare entrare in gioco la dimensione statica che assorbe il male mentre il terzo risultante, che Iskivic chiama le "Dimensioni Parallele", assorbe il bene e riconverte le dimensioni nella vera e finale realtà dove si compie l'esistenza.”

Heinz Schwarzstein appare come un uomo che si risveglia. Intorpidito e confuso domanda: "Credo di aver capito una cosa... la vita di Igor Iskivic viaggia su due binari opposti." "È vero, prima dell'incidente è un perfetto scienziato, come si conviene. Mette a punto un sistema di comunicazione interspaziale che lascia tutti con la bocca aperta perché capace di lanciare segnali che possono superare le barriere dello spazio tempo e tornare alla nostra origine in pochi minuti. Nemmeno lui sa come ha raggiunto questo risultato. I militari insistono per accedere al brevetto ma lui prende tempo...". "Questo è il sistema che apre le porte a Iskivic?". "Infatti, entra nell’Area 51 e gli si da carta bianca su tutto. Il potere tutto preme su di lui per capire come ha raggiunto il risultato...". "E siamo all'incendio nel laboratorio...". "Esatto, si assiste alla sua seconda nascita. Cambia radicalmente anche nel carattere. Diventa ironico, artistico,magico. È pieno di elementi e li mescola insieme." "Mescola insieme anche le stranezze... questa cosa del cimitero, di mandare messaggi ai morti, fa effetto se detta oltretutto da uno scienziato...".

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