Le misteriose ombre del Primiero

I Gialli della Montagna

Esistevano progetti, ricerche e risultati di Igor Iskivic che non si conoscevano. In particolare, tra tutte le operazioni, quella più brillante che lo scienziato aveva classificato PEGASO.

Iskivic era convinto che le forme di vita superiore dello spazio conoscessero tutto degli uomini sulla terra eccetto la reazione mentale e lo sviluppo di un pensiero a seguito di un evento inspiegabile o di una visione incomprensibile. Grazie alle sue ricerche, durate un tempo lunghissimo, Iskivic aveva scoperto che una stessa immagine nel cielo era stata vista da un gruppo particolare di uomini e donne. Erano scrittori, poeti, filosofi, amanti degli studi dell'anima e della ricerca di tutti i valori dell'ignoto. Era l'immagine di una luce, potente, viaggiante, luminosa d'arancione come un'astronave camuffata da stella sconosciuta. Scrive lo scienziato: "È questo il primo livello di contatto e comunicazione tra le civiltà superiori e la nostra umanità."

In una delle sue ultime apparizioni televisive a Berlino, per il più importante canale della Germania, Iskivic sconvolge il pubblico tedesco rivelando quelle che sono le sue convinzioni e, senza nemmeno dare al giornalista il tempo di porre una domanda, si lancia per più di un quarto d'ora con un suo monologo lasciando tutti inebetiti, compreso l'intervistatore che non lo interrompe: "La prima cosa da capire è il perché esiste nella nostra vita la sofferenza e la felicità, la violenza, l'abominio ma anche la bontà, la vita e la morte in tutto questo assurdo contrapposto. Esiste questo assurdo perché il processo dell'energia cosmica non è ancora terminato. Esiste questo assurdo perché l'energia si trova ancora nella sua fase di purificazione. I pianeti e la vita, in tutte le sue forme, esistono per questo. Anche il nostro pianeta, nato per assorbire una infinitesimale parte di energia, svolge il suo ruolo di purificatore dell'energia positiva che consegue all'eliminazione dell'energia negativa. Ecco il bene e il male, ecco il nostro tormento. La vita sulla terra nasce con lo scopo di attirare una cellula dell'energia cosmica ancora imperfetta e sottoposta alle impurità della negatività. Il nostro mondo svolge un ruolo in processo e movimento dove questa dualità di fuoco si scontra, si scinde e si libera dal male che viene risucchiato da una dimensione statica tutt'ora sconosciuta, come del resto è ancora sconosciuta la dimensione parallela che si alimenta dell'energia finalmente liberata dalle impurità, l'energia reale che è stata contaminata nel suo viaggio cosmico, l'energia del bene e della felicità. Il vero grande mistero tra i misteri potrebbe essere svelato se si riuscisse a capire il perché l'energia cosmica subisce questa contaminazione e perché sceglie di creare la vita su di un pianeta per purificarsi.”

Il giornalista vorrebbe accennare qualcosa: "Il suo progetto Pegaso...". Ma Iskivic è oramai lanciato, nemmeno si accorge del cronista, è un fiume In piena, il suo intervento tutto a ruota libera: "Cercherò di essere più semplice e farò un esempio. Citerò un assurdo, lo scontro tra la bellezza e l'abominio, lo scontro che nasce da questa contrapposizione di energia e dal conseguente bisogno dell'energia cosmica di purificarsi utilizzando la vita sulla nostra terra. Mettiamo che un abominevole assassino uccide un cavallo bellissimo, stupendo e senza nemmeno una ragione. Un crimine come tanti, innumerevoli crimini che non si possono più contare si sono consumati durante la storia di tutta la nostra umanità. Ebbene questa scena, questa storia, valutata distintamente dalle varie parti che possono ritenerla normale o divertente o insopportabile e che merita giustizia, è in realtà una scena dello scontro di energia che deve separare il bene dal male e purificarsi. Il crimine nasce da questo scontro che consegna al cavallo l'energia positiva e condanna l'assassino a portare il carico dell'energia negativa per l'eternità.”

“Comprendo... comprendo… amici carissimi. È complicatissimo, è difficilissimo... Un mistero incalcolabile... ma è la verità, vi assicuro, la verità." Iskivic vuole lanciare una traccia per cercare di ripartire con un ordine preciso che vorrebbe rappresentare con semplicità il mistero complicatissimo. È una scelta giusta, funziona perché consegna al pubblico uno strumento per ragionare ma allo stesso tempo lascia sgomento e incredulità e tante domande che nascono dall'intelligenza. E allora i massacri nelle arene? E le corride dei tori? O un semplice incidente di un automobilista distratto che lascia per strada, senza volerlo, un animale che attraversa il suo percorso? Tutto questo e tutto il resto con tutte le ipotesi di ogni azione del bene e di ogni azione del male con quali dinamiche si inserisce e si sviluppa tra la grande regia del mistero complicatissimo? Una regia che ha come attori uomini e animali ma anche sogni e speranze, abomini e crudeltà, passioni e coraggio in un mondo che subisce o reprime, reagisce, combatte per ciò che è giusto o per ciò che conviene, per l'umanità che si sente comunità di fratelli o vista invece gruppo senza valore di persone da reprimere per avere benefici.

Intanto il giornalista televisivo si rende conto che, per come si sviluppa Il monologo dello scienziato, lui potrebbe perdere il controllo della trasmissione. Allora prende coraggio e con una domanda distoglie il professore: "Ma mi dica, il suo progetto Pegaso, tutto il mondo è curioso... vorrebbe sapere… di cosa si tratta?". Allora Iskivic, ricondotto ad una domanda più semplice, liberato dalla gabbia complicatissima della parola e sentendosi sollevato da una responsabilità, prende fiato e si prepara alla risposta che gli dà la certezza che tra pochi minuti tutto sarà finito: "Dovremmo prima domandarci se esistano le civiltà superiori. Io credo di sì. E poi domandarci se esistano le dimensioni parallele. Credo anche di sì. Ma non sappiamo quale relazione intercorra tra questi due misteri. Io sono certo però che l'unica comunicazione tra questa dualità del mistero e la nostra umanità potrà avvenire solo nella forma triangolare. Se noi riusciamo a lanciare alle civiltà superiori i pensieri che gli uomini e le donne hanno sviluppato a seguito della visione dell'astronave luminosa, ovvero del messaggio che gli alieni ci hanno inviato, allora è probabile che siano le stesse civiltà superiori a metterci in contatto con le dimensioni parallele."

Il giornalista non sa cosa dire, azzarda un'altra domanda, la stessa: "Dunque il progetto Pegaso...". "Le civiltà superiori hanno bisogno di capire se esista da noi un'umanità mentalmente preparata per entrare in contatto con le dimensioni parallele. Lanciano il messaggio e aspettano che qualcuno capisca… il mio progetto Pegaso è semplice e si attua con la ricerca delle persone che hanno ricevuto il messaggio. Poi con la registrazione e classificazione dei Loro pensieri sviluppati a seguito del messaggio. Infine la decriptazione di questi pensieri con il più semplice dei programmi informatici in modo che gli alieni possano tradurre i contenuti. Non serve lanciare niente nello spazio. Basta diffondere le informazioni con una banda larga, o una radio o un web...".

Allora il giornalista: "Quindi sta dicendo che gli alieni aspettavano la sua intuizione?". Lo scienziato non risponde. Il giornalista: "Ma perché il primo passo necessario è la comunicazione con le dimensioni parallele e che cosa rappresentano queste dimensioni per le civiltà superiori?". Iskivic spiegherà anche questo, quel giorno, al popolo tedesco. Dirà di credere che le dimensioni parallele rappresentano, nella sua forma embrionale, l'energia che dovrà costruire una nuova civiltà. Le civiltà superiori, pertanto, vorrebbero mettere in contatto il nostro pianeta con le dimensioni parallele per accelerare il processo di purificazione dell'energia cosmica. È il suo ultimo intervento pubblico: "Il nostro pianeta ha la sua dimensione parallela che raccoglie l'energia purificata a seguito di sofferenza, dolore, amore, forse anche perdono. Ma se un gruppo di umani, anche un solo piccolo gruppo di persone fosse a conoscenza di questo e potesse comunicare con le dimensioni parallele... allora, allora... domandiamoci... il mondo potrebbe cominciare a prepararsi, a reinventarsi... l'umanità, ora cosciente, vivrebbe una nuova luce... sempre meno sofferenza, sempre meno dolore accompagnerebbe Il processo di purificazione dell'energia cosmica che dovrà certo ancora scontrarsi... certo, ancora scontrarsi, ma in un mondo che comincia a sapere e a capire e dove una nuova umanità è perfettamente cosciente che esiste il mistero complicatissimo...".

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