I Carmeni
È senza ombra di dubbio uno degli appuntamenti tradizionali più importanti dell'intera valle di Primiero, e richiama ogni anno un mare di gente tra le strette canisèle di Mezzano, a gustarsi un piatto di smòrum o a godersi il sempre spettacolare Palio dei Musati, tra gastronomia e tradizione, senza alcuna di quelle forzature turistiche che troppo spesso vediamo vendute come tipiche, ma che di autentico hanno ben poco.
La devozione alla Madonna del Carmine ha origini molto lontane, del 1632 è infatti il decreto di istituzione della Confraternita legata proprio all'ordine dei Carmelitani Scalzi, e la festa che si celebra ogni anno alla terza domenica di luglio, da rito interno ai confratelli si è fatta rapidamente strada, diventando di fatto festa di tutti i medhanéschi, e a guardare il richiamo di gente che essa porta con sé verrebbe da aggiungere “non solo”...
Nel passato la festa ricopriva una funzione sociale di fondamentale importanza per Mezzano: non importava dove uno si trovasse o cosa stesse facendo: poteva essere a Passo Cereda per lo sfalcio dei prati, lontano da casa per necessità economiche, alla ricerca di quel sostentamento che Primiero non consentiva, non importava, ai Carmeni si tornava tutti a Mezzano dai propri cari, al proprio paese per ritrovarsi tutti quanti assieme nel giorno più importante, nella festa più sentita.
Oggi, spalmata su tutto il weekend la Sagra dei Carmeni è un occasione imperdibile per ritrovare raccolta in questo splendido borgo l'intera comunità di Primiero, e particolare rilevanza ha acquistato il giorno successivo alla sagra, quel lunedì che da quasi due secoli viene chiamato Carmenìn, con il tradizionale giro delle bocce, le orchestrine, la gastronomia e il Palio dei Musati, dove otto asini rappresentanti gli otto sindaci dei comuni di Primiero si sfidano, guidati dai loro fantini, lungo le vie di Mezzano. Tra tradizione e un pizzico di folklore, anche quest'anno il detto ruerà anca i Carmeni troverà il suo compimento.