Sass Maor

È il simbolo stesso di Primiero. Dall'alto dei suoi 2812 metri domina l'intera valle, assieme alla Cima della Madonna e al Cimerlo, con il quale forma uno delle cartoline più suggestive di tutto il panorama dolomitico.
Cima più alta dell'omonimo sottogruppo delle Pale di San Martino, il Sass Maor non è solo l'imponente guardiano dei paesi della valle del Cismón, ma vanta anche una storia alpinistica di tutto rispetto. Conquistato per la prima volta nel 1875 da alcuni pionieri britannici dell'alpinismo in Dolomiti, verso la sua cima vengono aperte lungo tutto il corso del '900 nuove vie delle più svariate difficoltà, delle più svariate tipologie.
Ma al di là delle arrampicate, è l'immagine stessa che il Sass Maor riesce a dare di sè a rimanere nella testa. È un elemento talmente presente nella cultura primierotta da aver dato il nome ad alberghi, hotel, pizzerie, campeggi e perfino ad un coro di montagna.
La leggenda narra che un tempo in quel luogo ci fosse una sorta di pianoro brullo sul quale si ergeva il castello del principe Maor. Fu a seguito di un prodigio che il castello si innalzò rapidissimo, tutte le aperture si chiusero e divenne appunto il sasso maggiore, come ancora oggi nella sua forma dialettale viene chiamato dagli abitanti di Primiero.